Unesco: lettera di Ugei e Giovane Kehilà all’Ambasciatore italiano
Pubblichiamo la lettera inviata dall’Ugei e da Giovane Kehilà a Vincenza Lomonaco, Ambasciatore Capo della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unesco, chiedendo ragione dell’astensione del nostro Paese sulla recente mozione che riguardava il Monte del Tempio e Gerusalemme. Auspichiamo un deciso cambiamento di valutazione in vista di martedì prossimo 18 ottobre, quando la risoluzione sarà sottoposta a voto definitivo.
Milano e Gerusalemme, 14 ottobre 2016
Alla cortese att.ne di Vincenza Lomonaco, Ambasciatore Capo della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unesco
Con l’astensione dal voto di ieri sulla risoluzione che di fatto nega qualsiasi legame storico dell’ebraismo con il Monte del Tempio e iI Muro Occidentale, a Gerusalemme, l’Italia, per il suo tramite, ha dimostrato di non conoscere la storia del Monte Moriah e dei due Templi che vi furono eretti, il primo distrutto da Nabucodonosor nel 586 a.C, il secondo da Tito nel 70 d.C, le cui vestigia sono visibili a Roma sotto l’arco a lui dedicato. Questi luoghi sono stati per circa un millennio il centro della vita spirituale, civile e politica del mondo ebraico e per un periodo di tempo lungo il doppio riferimento essenziale per il popolo ebraico in tutto il mondo. Per questo vogliamo sperare che il giudizio espresso nella sede dell’Unesco dall’Italia non sia un troppo facile e ingiusto tentativo di sacrificare le ragioni della storia a quella parte di mondo che nega a Israele il diritto a esistere, da pari, nel consesso delle Nazioni. Noi giovani ebrei cittadini italiani, insieme ai giovani italiani che hanno scelto di vivere in Israele, esprimiamo profonda delusione per la scelta di astensione del nostro Paese in una circostanza in cui non crediamo dovrebbe sussistere il minimo dubbio su come schierarsi.
Michael Sierra, Coordinatore generale Giovane Kehilà Ariel Nacamulli, Presidente UGEI – Unione Giovani Ebrei d’Italia