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Marine Le Pen allo scoperto sulla doppia cittadinanza, il comunicato dei giovani italoisraeliani

I giovani italoisraeliani sono preoccupati per le dichiarazioni di Marine le Pen in tema di doppia cittadinanza.

Lo esprime con un comunicato la “Giovane Kehilà”, l’organizzazione giovanile dei giovani italiani in Israele, in cui si porta solidarietà ai francoisraeliani e alla comunità ebraica francese e si condannano le dichiarazioni della presidente e candidata all’Eliseo del Front National Marine Le Pen.

“La candidata del Front National all’Eliseo Marine Le Pen, fedele al suo stile, tenta di sobillare gli animi di quell’elettorato che ha fatto la triste fortuna sua e di suo padre puntando il dito contro i possessori di doppia cittadinanza, e chiamando – guarda la coincidenza – direttamente in causa i francoisraeliani, affermando che in caso di sua elezione alla presidenza saranno chiamati a scegliere quale delle due cittadinanze mantenere” si legge nel comunicato, che poi afferma “non potevamo aspettarci altro, da una candidata che ha più volte suggerito agli ebrei francesi di non indossare la kippah nei luoghi pubblici per non diventare oggetto di aggressione antisemita – come dire a una ragazza di non indossare la minigonna per non essere stuprata – e che si propone di mettere al bando, se mai sarà eletta, la macellazione kasher. Marine mette la cipria alla sua ‘nuova destra’, ma nonostante i toni più pacati e il lifting operato al suo partito ha la stessa faccia e anima del padre. La faccia e l’anima dell’estrema destra e della xenofobia. Esprimiamo la nostra solidarietà alla Comunità ebraica francese, che in queste ore ‘qualcuno’ accusa sottilmente di ‘doppia fedeltà’ e ai nostri compatrioti giovani francoisraeliani, loro malgrado oggetto in queste ore di campagna e manovre elettorali”.

Il comunicato conclude che “la Giovane Kehilà, in quanto organizzazione di giovani fieri della propria identità italiana e israeliana, continuerà a battersi per il diritto di ogni ebreo a fare aliyah senza ripercussioni sui suoi diritti e sulla sua sicurezza e affinché certe suggestioni neofasciste non trovino mai ascolto e ribalta nell’arena politica in Italia”.

Per maggiori informazioni:

Dario Sanchez, portavoce Michael Sierra, coordinatore generale: Giovane.Kehila@gmail.com

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