Prendendo ispirazione dai storici campeggi di Leo Levi, la Giovane Kehilà presenta: Shofar Chamorim!
Shofar che? che strano nome...! Ma perchè proprio shofar...? Chamorim..?
Chiariamo le cose.....
STORIA
Ideatore: Leo Levi Z"l.
Anno: 1946
Nell’estate 1946 si tennero nella stessa sede (un albergo di Pedraces) il seminario per insegnanti ebrei e il campeggio ebraico, i primi del dopoguerra. “Shofar hamorim” (che si può tradurre “portavoce dei maestri”) era il nome di una pubblicazione degli insegnanti ebrei. A qualcuno, a quanto pare Leo Levi (lo stesso ad av animatore di entrambi i gruppi, venne l’idea di “fare il verso” allo “shofar hamorim” chiamando scherzosamente “shofar chamorim” (cioè “portavoce degli asini”) un testo umoristico recitato per rallegrare le serate del campeggio. Erono i primi campeggi ebraici dopo la Seconda guerra mondiale e l'umorismo era uno strumento prezioso. Giovane Kehilà, il movimento giovanile della comunità italiana in Israele, ha deciso di preservare questa tradizione. Perché ridere non fa male a nessuno!
LO SHOFAR CHAMORIM DELLA GIOVANE KEHILA
Durante il shabbaton o la gita si scelgono 2/3 coraggiosi volontari. Ai volontari viene dato un testo bizzarro che devono presentare con una recita al gruppo.
PER CHI?
Volontari coraggiosi con senso di umorismo.
SI USA UN VERO SHOFAR ?
Si. Si usa uno shofar italiano particolare. Ogni partecipante ha il suo e ogni volta che la recita è divertente, si suona lo shofar.
SI USA UN CHAMOR (ASINO)?
Si. Sei tu che hai creduto che si usa lo shofar e ci sei cascato!